1.
Si propone qui uno schema per l'esame di coscienza.
Esso dovrà però essere completato e adattato, secondo le consuetudini
locali e la diversità delle persone.
_____________________________________________________
2. Quando l'esame di coscienza vien fatto prima del sacramento della
Penitenza, è bene che ognuno s'interroghi anzitutto su questi punti:
1. Mi accosto al sacramento della Penitenza per un sincero
desiderio
di purificazione, di conversione, di rinnovamento di vita e di più
intima amicizia con Dio, o lo considero piuttosto come un peso, che solo
molto di raro son disposto ad addossarmi?
2. Ho dimenticato od ho di proposito taciuto dei peccati gravi nelle
confessioni passate?
3. Ho fatto la penitenza che mi è stata imposta? Ho riparato i torti da
me fatti? Ho cercato di mettere in pratica i propositi fatti per emendar
la mia vita secondo il Vangelo?
_____________________________________________________
3. Alla luce della parola di Dio, ognuno esamini se stesso.
I. Il Signore dice:
«
Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore ».
1. Il mio cuore è davvero orientato a Dio, e posso dire di amarlo
davvero sopra tutte le cose e con amore di figlio, nell'osservanza
fedele dei suoi comandamenti? Mi lascio troppo assorbire dalle cose
temporali? Ed è sempre retta la mia intenzione nell'agire?
2. È salda la mia fede in Dio, che nel Figlio suo ha rivolto a noi la
sua parola? Ho dato la mia piena adesione alla dottrina della Chiesa? Ho
avuto a cuore la mia formazione cristiana, ascoltando la parola di Dio,
partecipando alla catechesi, evitando tutto ciò che può insidiare la
fede? Ho professato sempre con coraggio e senza timore la mia fede in
Dio e nella Chiesa? Ho tenuto a dimostrarmi cristiano nella mia vita
privata e pubblica?
3. Ho pregato al mattino e alla sera? E la mia preghiera è un vero
colloquio cuore a cuore con Dio, o è solo una vuota pratica esteriore?
Ho saputo offrire a Dio le mie occupazioni, le mie gioie e i miei
dolori? Ricorro a lui con fiducia nelle tentazioni?
4. Ho riverenza e amore verso il nome santo di Dio, o l'ho offeso con la
bestemmia, col falso giuramento, col nominarlo invano? Sono stato
irriverente verso la Madonna e i Santi?
5. Santifico il giorno del Signore e le feste della Chiesa, prendendo
parte con partecipazione attiva, attenta e pia alla celebrazione
liturgica, e specialmente alla Messa? Ho osservato il precetto della
confessione annuale e della comunione pasquale?
6. Ci sono per me « altri dei », cioè espressioni o cose delle quali
mi interesso o nelle quali ripongo fiducia più che in Dio, per es.:
ricchezza, superstizioni, spiritismo e altre forme di magia?
II. Il Signore dice:
«
Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi ».
1. Amo davvero il mio prossimo, oppure abuso dei miei fratelli,
servendomi di loro per i miei interessi e riservando ad essi un trattamento
che non vorrei fosse usato con me? Sono stato ad essi di grave scandalo
con le mie parole o le mie azioni?
2. Nella mia famiglia, ho contribuito con la pazienza e con vero amore
al bene e alla gioia degli altri?
Per i singoli componenti della famiglia:
Per i figli. Sono stato
obbediente ai genitori, li ho rispettati e onorati? Ho prestato loro
aiuto nelle necessità spirituali e materiali?
Per i genitori. Mi sono
preoccupato dell'educazione cristiana dei figli? Ho dato loro buon
esempio? Li ho sostenuti e diretti con la mia autorità?
Per i coniugi. Sono stato
sempre fedele negli affetti e nelle azioni? Ho avuto comprensione nei
momenti di inquietudine?
3. So dare del mio, senza gretto egoismo, a chi è più povero di me?
Per quanto dipende da me, difendo gli oppressi e aiuto i bisognosi?
Oppure tratto con sufficienza o con durezza il mio prossimo,
specialmente i poveri, i deboli, i vecchi, gli emarginati, gli
immigrati?
4. Mi rendo conto della missione che mi è stata affidata? Ho
partecipato alle opere di apostolato e di carità della Chiesa, alle
iniziative e alla vita della parrocchia? Ho pregato e dato il mio
contributo per le necessità della Chiesa e del mondo, per es. per
l'unità della Chiesa, per l'evangelizzazione dei popoli, per
l'instaurazione della giustizia e della pace?
5. Mi prendo a cuore il bene e la prosperità della comunità umana in
cui vivo, o mi curo soltanto dei miei interessi personali? Partecipo,
per quanto posso, alle iniziative che promuovono la giustizia, la
pubblica moralità, la concordia, le opere di beneficenza? Ho compiuto i
miei doveri civici? Ho pagato le tasse?
6. Sono giusto, impegnato, onesto nel lavoro, volenteroso di prestare il
mio servizio per il bene comune? Ho dato la giusta mercede agli operai e
a tutti i sottoposti? Ho osservato i contratti e tenuto fede alle
promesse?
7. Ho prestato alle legittime autorità l'obbedienza e il rispetto
dovuti?
8. Se ho qualche incarico o svolgo mansioni direttive, bado solo al mio
tornaconto o mi impegno per il bene degli altri, in spirito di servizio?
9. Ho praticato la verità e la fedeltà, oppure ho arrecato del male al
prossimo con menzogne, calunnie, detrazioni, giudizi temerari,
violazione di segreti?
10. Ho attentato alla vita e all'integrità fisica del prossimo, ne ho
offeso l'onore, ne ho danneggiato i beni? Ho procurato o consigliato
l'aborto? Ho serbato odio? Sono stato rissoso? Ho pronunziato insulti e
parole offensive, fomentando screzi e rancori? Ho colpevolmente ed
egoisticamente omesso di testimoniare l'innocenza del prossimo?
11. Ho rubato? Ho ingiustamente desiderato la roba d'altri? Ho
danneggiato il prossimo nei suoi averi? Ho restituito quanto ho
sottratto e ho riparato i danni arrecati?
12. Se ho ricevuto dei torti, mi son dimostrato disposto alla
riconciliazione e al perdono per amore di Cristo, o serbo in cuore odio
e desiderio di vendetta?
III. Cristo Signore dice:
« Siate perfetti come il Padre ».
1. Qual'è l'orientamento fondamentale della mia vita? Mi faccio animo
con la speranza della vita eterna? Ho cercato di ravvivare la mia vita
spirituale con la preghiera, la lettura e la meditazione della parola di
Dio, la partecipazione ai sacramenti? Ho praticato la mortificazione?
Sono stato pronto e deciso a stroncare i vizi, a soggiogare le passioni
e le inclinazioni perverse? Ho reagito all'invidia, ho dominato la gola?
Sono stato presuntuoso e superbo, e ho preteso di affermare tanto me
stesso, da disprezzare gli altri e preferirmi ad essi? Ho imposto agli
altri la mia volontà, conculcando la loro libertà e trascurando i loro
diritti?
2. Che uso ho fatto del tempo, delle forze, dei doni ricevuti da Dio
come i « talenti del vangelo »? Mi servo di tutti questi mezzi per
crescere ogni giorno di più nella perfezione della vita spirituale?
Sono stato inerte e pigro?
3. Ho sopportato con pazienza i dolori e le prove della vita? Come ho
cercato di praticare la mortificazione, per compiere quello che manca
alla passione di Cristo? Ho osservato la legge del digiuno e
dell'astinenza?
4. Ho conservato puro e casto il mio corpo, pensando che è tempio dello
Spirito Santo, destinato alla risurrezione e alla gloria? Ho custodito i
miei sensi e ho evitato di contaminarmi nello spirito e nel corpo con
pensieri e desideri cattivi, con parole e con azioni indegne? Mi sono
permesso letture, discorsi, spettacoli, divertimenti in contrasto con
l'onestà umana e cristiana? Sono stato di scandalo agli altri con il
mio comportamento indecente? Nell'uso del matrimonio ho rispettato e
osservato la legge morale?
5. Ho agito contro coscienza, per timore o per ipocrisia?
6. Ho cercato di comportarmi in tutto e sempre nella vera libertà dei
figli di Dio e secondo la legge dello Spirito, o mi sono lasciato
asservire dalle mie passioni?
|