82. Alla
presentazione dei doni, lo sposo e la sposa possono portare all'altare il pane e il vino e si possono raccogliere le offerte per
particolari situazioni di povertà.
83. Nella
Preghiera eucaristica si fa menzione degli sposi, secondo la formula
proposta a suo luogo nel Messale Romano.
BENEDIZIONE
NUZIALE
84.
Terminato
il
Padre nostro e
omesso l'embolismo
Liberaci, o Signore,
il sacerdote,
rivolto verso la sposa e lo sposo, invoca sopra di loro la benedizione
di Dio, che non si deve mai omettere. Nella
prima e nella seconda monizione, se uno degli sposi o entrambi non
ricevono l'Eucaristia, si omettano le parole entro le parentesi. Nella
preghiera, le parole poste entro parentesi si possono omettere quando
le circostanze lo consigliano, ad esempio se gli sposi fossero di età
avanzata.
Gli sposi si avvicinano
all'altare o, se opportuno, rimangono al loro posto e si mettono
in ginocchio. Se la preghiera di benedizione è stata anticipata
dopo lo scambio degli anelli, la celebrazione continua con il Padre nostro,
il Liberaci, o Signore e
quindi come nel Messale Romano.
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Nei luoghi dove già esiste la consuetudine, o altrove con il permesso
dell'Ordinario, si può fare a questo punto l'imposizione del velo sugli
sposi (velazione), segno della comunione di vita che lo Spirito, avvolgendoli
con la sua ombra, dona loro di vivere. Insieme, genitori e/o testimoni,
terranno disteso il 'velo sponsale' (bianco, con eventuale appropriato
e sobrio ornamento) sul capo di entrambi gli sposi per tutta la durata
della preghiera di benedizione.
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PRIMA
FORMULA
85.
Il
sacerdote, a mani giunte, invita i presenti a pregare, con queste o simili
parole:
Fratelli e sorelle, invochiamo con fiducia il
Signore, perché effonda la
sua grazia e la sua benedizione su questi sposi che celebrano in Cristo il loro Matrimonio: egli che li ha uniti
nel patto santo [per la comunione al corpo e al sangue di Cristo] li confermi nel reciproco amore.
Tutti
pregano per breve tempo in silenzio.
Poi il sacerdote, tenendo stese le mani sugli sposi, continua:
O Dio, con la tua onnipotenza
hai creato dal nulla tutte le cose
e nell'ordine primordiale dell'universo
hai formato l'uomo e la donna a tua immagine,
donandoli l'uno all'altro
come sostegno inseparabile,
perché siano non più due,
ma una sola carne;
così hai insegnato
che non è mai lecito separare
ciò che tu hai costituito in unità.
O Dio, in un mistero così grande
hai consacrato l'unione degli sposi
e hai reso il patto coniugale
sacramento di Cristo e della Chiesa.
O Dio, in te, la donna e l'uomo si
uniscono,
e la prima comunità umana, la
famiglia,
riceve in dono quella benedizione
che nulla poté cancellare,
né il peccato originale
né le acque del diluvio.
Guarda ora con bontà questi tuoi
figli
che, uniti nel vincolo del Matrimonio,
chiedono l'aiuto della tua
benedizione:
effondi su di loro la grazia
dello Spirito Santo
perché, con la forza del tuo
amore
diffuso nei loro cuori,
rimangano fedeli al patto
coniugale.
In questa tua figlia N.
dimori il dono dell'amore e della pace
e sappia imitare le donne sante
lodate dalla Scrittura.
N., suo sposo,
viva con lei in piena comunione,
la riconosca partecipe dello
stesso dono di grazia,
la onori come uguale nella dignità,
la ami sempre con quell'amore
con il quale Cristo ha amato
la sua Chiesa.
Ti preghiamo, Signore,
affinché questi tuoi figli
rimangano uniti nella fede
e nell'obbedienza ai tuoi
comandamenti;
fedeli a un solo amore,
siano esemplari per integrità di vita;
sostenuti dalla forza del
Vangelo,
diano a tutti buona
testimonianza di Cristo.
[Sia feconda la loro
unione,
diventino genitori saggi e forti
e insieme possano vedere i figli dei loro figli].
E dopo una vita lunga e serena
giungano alla beatitudine
eterna del regno dei cieli.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
SECONDA
FORMULA
86.
Il
sacerdote, a mani giunte, invita i presenti a pregare con queste o simili
parole:
Preghiamo il Signore per questi sposi, che
all'inizio della vita matrimoniale
si accostano all'altare perché [con la comunione al corpo e sangue di Cristo] siano confermati nel reciproco amore.
Tutti
pregano per breve tempo in silenzio.
Poi il sacerdote, tenendo stese le mani sugli sposi, continua:
Padre santo, tu hai fatto l'uomo a tua
immagine:
maschio e femmina li hai creati,
perché l'uomo e la donna,
uniti nel corpo e nello spirito,
fossero collaboratori della tua
creazione.
O Dio, per rivelare il disegno del tuo
amore
hai voluto adombrare
nella comunione di vita degli sposi
quel patto di alleanza che hai
stabilito con il tuo popolo,
perché, nell'unione coniugale dei
tuoi fedeli,
realizzata pienamente nel sacramento,
si manifesti il mistero nuziale di Cristo e della Chiesa.
O Dio, stendi la tua mano su N. e N.
ed effondi nei loro cuori la forza
dello Spirito Santo.
Fa', o Signore, che, nell'unione da te
consacrata,
condividano i doni del tuo amore
e, diventando l'uno per l'altro segno
della tua presenza,
siano un cuore solo e un'anima sola.
Dona loro, Signore,
di sostenere anche con le opere la casa che oggi edificano.
[Alla scuola del Vangelo
preparino i loro figli
a diventare membri della tua
Chiesa].
Dona a questa sposa N. benedizione su
benedizione:
perché, come moglie [e
madre],
diffonda la gioia nella
casa
e la illumini con generosità e dolcezza.
Guarda con paterna bontà N., suo sposo:
perché, forte della tua benedizione,
adempia con fedeltà la sua missione di marito [e di padre].
Padre santo, concedi a questi tuoi
figli
che, uniti davanti a te come sposi,
comunicano alla tua mensa,
di partecipare insieme con
gioia al banchetto del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
TERZA
FORMULA
87.
Il sacerdote, a mani giunte, invita i presenti a pregare con queste o simili
parole:
Fratelli e sorelle,
raccolti in preghiera,
invochiamo su questi sposi, N. e N.,
la benedizione di Dio:
egli, che oggi li ricolma di grazia
con il sacramento del Matrimonio,
li accompagni sempre con la sua
protezione.
Tutti
pregano per breve tempo in silenzio.
Poi il sacerdote, tenendo stese le mani sugli sposi, continua:
Padre santo, creatore dell'universo,
che hai formato l'uomo e la donna a
tua immagine
e hai voluto benedire la loro unione,
ti preghiamo umilmente per questi
tuoi figli,
che oggi si uniscono con il sacramento nuziale.
[V. Ti lodiamo, Signore, e ti benediciamo
R. Eterno è il tuo amore per noi]
Scenda, o Signore, su questi sposi N. e N.
la ricchezza delle tue benedizioni,
e la forza del tuo Santo Spirito
infiammi dall'alto i loro cuori,
perché nel dono reciproco dell'amore
allietino di figli la loro famiglia
e la comunità ecclesiale.
[V. Ti supplichiamo,
Signore
R.
Ascolta
la nostra preghiera]
Ti lodino, Signore, nella
gioia,
ti cerchino nella sofferenza;
godano del tuo sostegno nella
fatica
e del tuo conforto nella
necessità;
ti preghino nella santa
assemblea,
siano tuoi testimoni nel mondo.
Vivano a lungo nella prosperità
e nella pace
e, con tutti gli amici che ora
li circondano,
giungano alla felicità del
tuo regno.
Per Cristo nostro
Signore.
R.
Amen.
QUARTA
FORMULA
88. Il
sacerdote, a mani giunte, invita i presenti a pregare con queste o simili
parole:
Fratelli e sorelle,
invochiamo
su questi sposi, N. e N.,
la
benedizione di Dio:
egli, che oggi li ricolma di
grazia
con il sacramento del Matrimonio,
li accompagni sempre con la
sua protezione.
Tutti
pregano per breve tempo in silenzio.
Poi il sacerdote, tenendo stese le mani sugli sposi, continua:
O Dio, Padre di ogni bontà,
nel tuo
disegno d'amore hai creato l'uomo e la donna
perché,
nella reciproca dedizione,
con
tenerezza e fecondità vivessero lieti nella comunione.
[V. Ti lodiamo, Signore, e
ti benediciamo
R. Eterno è il tuo amore
per noi]
Quando
venne la pienezza dei tempi
hai mandato il tuo Figlio, nato da donna.
A
Nazareth,
gustando
le gioie
e
condividendo le fatiche di ogni famiglia umana,
è cresciuto in sapienza
e grazia.
A Cana di Galilea,
cambiando l'acqua in vino,
è divenuto presenza di gioia
nella vita degli sposi.
Nella croce,
si è abbassato fin
nell'estrema povertà
dell'umana condizione,
e tu, o Padre, hai rivelato un
amore
sconosciuto ai nostri occhi,
un amore disposto a
donarsi senza chiedere nulla in cambio.
[V. Ti lodiamo, Signore, e
ti benediciamo
R. Eterno è il tuo amore
per noi]
Con l'effusione dello
Spirito del Risorto
hai concesso alla Chiesa
di accogliere nel tempo la tua
grazia
e di santificare i
giorni di ogni uomo.
[V. Ti lodiamo, Signore, e
ti benediciamo
R. Eterno è il tuo amore
per noi]
Ora, Padre, guarda N. e N.,
che si affidano a te:
trasfigura quest'opera che hai
iniziato in loro
e rendila segno della tua carità.
Scenda la tua benedizione su
questi sposi,
perché, segnati col fuoco dello Spirito,
diventino Vangelo vivo
tra gli uomini.
[Siano
guide sagge e forti dei figli
che allieteranno la loro famiglia e la comunità.]
[V. Ti supplichiamo,
Signore
R.
Ascolta
la nostra preghiera]
Siano lieti nella speranza,
forti nella tribolazione,
perseveranti nella preghiera,
solleciti per le necessità
dei fratelli,
premurosi nell'ospitalità.
Non rendano a nessuno male per
male,
benedicano e non maledicano,
vivano a lungo e in
pace con tutti.
[V. Ti supplichiamo,
Signore
R.
Ascolta
la nostra preghiera]
Il loro amore, Padre,
sia seme del tuo regno.
Custodiscano nel cuore una
profonda nostalgia di te
fino al giorno in cui potranno,
con i loro cari, lodare in eterno il tuo nome.
Per Cristo nostro
Signore.
R.
Amen.
89. Omessa
la preghiera Signore Gesù Cristo,
subito si dice La pace del Signore. Quindi
gli sposi e i presenti si scambiano il dono della pace.
90. Gli
sposi e i presenti possono ricevere la comunione sotto le due specie.
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