5 - RITO  
DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA  
DEI FANCIULLI  
  
NELL'ETÁ DEL CATECHISMO   
 

 Terzo grado  
 
     C
elebrazione dei Sacramenti dell'iniziazione

    
Tempo della mistagogìa



CELEBRAZIONE
DEI SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE



343. Per meglio porre in luce il carattere pasquale del Battesimo, si raccomanda di celebrarlo durante la Veglia pasquale o in domenica, giorno in cui la Chiesa commemora la risurrezione del Signore (cfr introduzione al Rito del Battesimo dei bambini, n. 9), facendo attenzione a ciò che è detto al n. 310.

344. Il Battesimo si celebra durante la Messa nella quale i neofiti per la prima volta partecipano all'Eucaristia.
La Confermazione viene conferita nel corso della stessa celebrazione o dal Vescovo o dal sacerdote che dà il Battesimo.

345. Se il Battesimo viene celebrato fuori della Veglia o del giorno di Pasqua, si usa o la Messa del giorno o la Messa rituale dell'iniziazione.
Le letture si scelgono fra quelle che sono proposte al n. 395; si possono usare anche le letture della domenica o della festa.

346. Ciascun fanciullo catecumeno è accompagnato dal padrino (e madrina), scelto da lui e approvato dal sacerdote (cfr n. 43).
 
 

CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO


347.
Quando i fanciulli catecumeni si sono riuniti insieme con i loro genitori (tutori), con i padrini (madrine), con i compagni e amici e con gli altri fedeli, ha inizio la Messa e si celebra la liturgia della parola con le letture indicate.
Quindi segue l'omelia.



MONIZIONE

348.
Dopo l'omelia, i catecumeni insieme con i genitori e padrini si avvicinano al fonte. Il celebrante si rivolge alla famiglia, ai compagni presenti e a tutti i fedeli con queste parole o con altre simili:

Fratelli dilettissimi, supplichiamo Dio Padre onnipotente, perché a N. e N., che col consenso dei genitori, chiedono il Battesimo, conceda di entrare a far parte dei suoi figli di adozione in Cristo Gesù.


BENEDIZIONE DELL’ACQUA

349.
Il celebrante, rivolto verso il fonte, pronuncia la benedizione con una delle formule indicate più sotto.

350.
Nel tempo pasquale, se è disponibile l'acqua battesimale benedetta nella Veglia pasquale, per esprimere sentimenti di gratitudine e di preghiera, si fa la benedizione e l'invocazione di Dio sopra l'acqua secondo le formule 1 e 2, tenendo conto della variazione del testo alla fine delle medesime formule.

1.
O Dio, per mezzo dei segni sacramentali,
tu operi con invisibile potenza
le meraviglie della salvezza;
e in molti modi, attraverso i tempi,
hai preparato l'acqua, tua creatura,
ad essere segno del Battesimo.

Fin dalle origini
il tuo Spirito si librava sulle acque
perché contenessero in germe
la forza di santificare;
e anche nel diluvio hai prefigurato il Battesimo,
perché, oggi come allora,
l'acqua segnasse la fine del peccato
e l'inizio della vita nuova.

Tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo,
facendoli passare illesi attraverso il Mar Rosso,
perché fossero immagine
del futuro popolo dei battezzati.

Infine, nella pienezza dei tempi,
il tuo Figlio, battezzato da Giovanni
nell'acqua del Giordano,
fu consacrato dallo Spirito Santo;
innalzato sulla croce,
egli versò dal suo fianco sangue e acqua;
e dopo la sua risurrezione comandò ai discepoli:
Andate, annunziate il Vangelo a tutti i popoli,
e battezzateli nel nome del Padre
e del Figlio e dello Spirito Santo ».

Ora, Padre, guarda con amore la tua Chiesa
e fa' scaturire per lei la sorgente del Battesimo.
Infondi in quest'acqua,
per opera dello Spirito Santo,
la grazia del tuo unico Figlio,
perché, con il sacramento del Battesimo
l'uomo, fatto a tua immagine,
sia lavato dalla macchia del peccato,
e dall'acqua e dallo Spirito Santo
rinasca come nuova creatura.

Con la mano destra tocca l'acqua e prosegue:

Discenda, Padre, in quest'acqua
per opera del tuo Figlio,
la potenza dello Spirito Santo
perché tutti coloro
che in essa riceveranno il Battesimo,
sepolti insieme con Cristo nella morte
con lui risorgano alla vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

2.
Celebrante:
Benedetto sei tu, Dio, Padre onnipotente:
hai creato l'acqua che purifica e dà vita.


Tutti:
Benedetto nei secoli il Signore.

Celebrante:
Benedetto sei tu, Dio, unico Figlio, Gesù Cristo:
hai versato dal tuo fianco acqua e sangue,
perché dalla tua morte e risurrezione
nascesse la Chiesa.


Tutti:
Benedetto nei secoli il Signore.

Celebrante:
Benedetto sei tu, Dio, Spirito Santo:
hai consacrato il Cristo
nel battesimo del Giordano,
perché noi tutti fossimo in te battezzati.


Tutti:
Benedetto nei secoli il Signore.

Quando si usa l'acqua battesimale già benedetta, si omettono le seguenti invocazioni comprese fra due tratti di linea:
( ___ .… ___ ).


______________

Celebrante:
Vieni con la tua potenza, o Padre,
e santifica quest'acqua,
perché in essa gli uomini,
lavati dal peccato, rinascano alla vita nuova di figli.


Tutti:
Santifica quest’acqua, Signore.

Celebrante:
Santifica quest'acqua,
perché i battezzati nella morte
e risurrezione di Cristo
siano conformi all'immagine del tuo Figlio.


Tutti:
Santifica quest’acqua, Signore.

Il celebrante, con la mano destra tocca l’acqua, e prosegue:

Celebrante:

Santifica quest'acqua,
perché i tuoi eletti,
rigenerati dallo Spirito Santo,
entrino a far parte del tuo popolo.


Tutti:
Santifica quest’acqua, Signore.
______________

Celebrante:
Per il mistero di quest'acqua
santificata dal tuo Spirito,
fa' rinascere a vita nuova i tuoi eletti
[
N. e N.],
che chiami al Battesimo nella fede della Chiesa,
perché abbiano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Tutti:
Amen.

3.
Celebrante:
Padre misericordioso,
dal fonte del Battesimo
hai fatto scaturire in noi la nuova vita di figli.

Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Celebrante:
Tu dall'acqua e dallo Spirito Santo
fai di tutti i battezzati
un solo popolo in Cristo.


Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Celebrante:
Tu infondi nei nostri cuori
lo Spirito del tuo amore
per darci la libertà e la pace.


Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Celebrante:
Tu chiami i battezzati
perché annunzino con gioia
il Vangelo di Cristo nel mondo intero.


Tutti:
Gloria a te, o Signore!

Quindi si prosegue con una della seguenti invocazioni:

SE L’ACQUA NON E’ BENEDETTA:

Celebrante:

E ora benedici
X quest'acqua
per il Battesimo dei tuoi eletti
[N. e N.],
che hai scelto e chiamato alla nuova nascita
nella fede della Chiesa,
perché abbiano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Tutti:
Amen.

SE L’ACQUA E’ GIÀ BENEDETTA:

Celebrante:
Per il mistero di quest'acqua
santificata dal tuo Spirito,
fa' rinascere a vita nuova i tuoi eletti
[N. e N.],
che chiami al Battesimo
nella fede della Chiesa,
perché abbiano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Tutti:
Amen.


PROFESSIONE DI FEDE
_____________________________________________________

Professione di fede della Comunità

351.
Prima della rinunzia e della professione di fede dei fanciulli catecumeni, il celebrante, secondo le circostanze, può invitare alla professione di fede i genitori e i padrini e anche tutti i presenti:

Cari fratelli, i nostri N. e N., dopo una lunga preparazione stanno ora per ricevere il Battesimo. Essi chiamati dal Padre a una nuova vita diventeranno cristiani e discepoli di Gesù. Il nostro compito educativo e il sostegno nella fede, che abbiamo offerto loro finora, non termina con il Battesimo.

In primo luogo, voi, genitori, che ora manifestate la vostra gioia per il loro Battesimo, sarete i primi testimoni e responsabili della loro educazione cristiana. Anche noi, che li abbiamo preparati a questo incontro con Cristo, dobbiamo impegnarci ad aiutarli nella crescita della loro fede.

Perciò, prima che essi facciano davanti a noi la professione di fede, tutti responsabilmente rinnoviamo davanti a loro la professione della nostra fede che è la fede di tutta la Chiesa.

Allora tutti insieme dicono con il celebrante:

Io credo in Dio Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;

discese agli inferi
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti.

Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.


Amen.

Secondo l'opportunità, si può usare anche il Simbolo Niceno-Costantinopolitano (cfr n. 186).

Il celebrante, rivolto ai catecumeni, dice:

Ora N. e N., prima di essere battezzati, davanti alla Chiesa rinunziate a satana e professate la vostra fede.

_____________________________________________________

Professione di fede dei fanciulli catecumeni

352.
Il celebrante, rivolto ai fanciulli catecumeni, dice loro queste brevi parole o altre simili:

Carissimi N. e N., avete chiesto il Battesimo e avete impiegato lungo tempo nella vostra preparazione.

I vostri genitori hanno acconsentito al vostro desiderio; i catechisti, i compagni e gli amici vi hanno aiutato; tutti oggi vi promettono l'esempio della loro fede e il loro fraterno aiuto.

Ora con fiducia, davanti alla Chiesa, fate la vostra professione di fede e sarete battezzati.

Rinunzia

353.
Il celebrante interroga contemporaneamente tutti i catecumeni con una delle seguenti formule:

1.
Rinunziate a satana
e a tutte le sue opere e seduzioni?


Fanciulli:
Rinunzio.

2.
Celebrante:
Rinunziate al peccato
per vivere nella libertà dei figli di Dio?


Fanciulli:
Rinunzio.

Celebrante:
Rinunziate alle seduzioni del male
per non lasciarvi dominare dal peccato?

Fanciulli:
Rinunzio.

Celebrante:
Rinunziate a satana,
origine e causa di ogni peccato?


Fanciulli:
Rinunzio.

Unzione con l’olio dei catecumeni

354.
Se il rito dell'unzione con l'Olio dei catecumeni è stato conservato dalla Conferenza Episcopale e non è stato già celebrato, il celebrante dice:

Vi ungo con l'olio, segno di salvezza:
vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore,
che vive e regna nei secoli dei secoli.

Fanciulli:
Amen.

Ciascun fanciullo riceve l'unzione con l'Olio dei catecumeni sul petto o su ambedue le mani o anche su altre parti del corpo, se sembri opportuno.
Se gli eletti sono molto numerosi, l'unzione può esser fatta da diversi ministri.

Professione di fede

355.
Poi il celebrante, informato dal padrino (madrina) sul nome di ciascun battezzando, interroga ciascuno:

Celebrante:
N. credi in Dio. Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra?


Fanciullo:
Credo.

Celebrante:
Credi in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro Signore,
che nacque da Maria vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del Padre?

Fanciullo:
Credo.

Celebrante:
Credi nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e la vita eterna?


Fanciullo:
Credo.

Dopo la sua professione di fede, ciascuno subito riceve il Battesimo per infusione o per immersione.


BATTESIMO

356.
Il celebrante attinge l'acqua battesimale dal fonte e, versandola per tre volte sul capo inchinato dell'eletto, lo battezza nel nome della Santissima Trinità:

N., io ti battezzo nel nome del Padre
prima infusione

e del Figlio
seconda infusione

e dello Spirito Santo.
terza infusione.

Il padrino o la madrina tiene la mano destra sopra la spalla destra del battezzato.

Se il Battesimo si fa per immersione, il celebrante, immergendo tre volte il fanciullo o il suo capo nell'acqua e sollevandolo altrettante volte, lo battezza, dicendo le stesse parole.

Si faccia attenzione a rispettare le esigenze della pudicizia e del dovuto decoro.

Dopo il Battesimo di ciascuno, è opportuno che il popolo faccia una breve acclamazione (cfr n.
383).

357.
Se i neofiti ricevono subito la Confermazione, si omette l'unzione col Crisma dopo il Battesimo (n. 358) e subito si compiono gli altri riti esplicativi (nn. 359 e 360).


RITI ESPLICATIVI
_____________________________________________________

Unzione dopo il Battesimo

358.
Se la celebrazione della Confermazione, per una causa particolare, è separata dal Battesimo, dopo l'infusione dell'acqua il celebrante, per conferire l'unzione col Crisma, dice contemporaneamente su tutti:

Dio onnipotente,
Padre del nostro Signore Gesù Cristo,
che vi ha fatto rinascere dall'acqua
e dallo Spirito Santo,
e vi ha dato il perdono di tutti i peccati
unendovi al suo popolo,
egli stesso vi consacra con il crisma di salvezza,
perché inseriti in Cristo,
sacerdote, re e profeta,
siate sempre membra del suo corpo
per la vita eterna.

Battezzati:
Amen.
_____________________________________________________

Consegna delle veste bianca

359.
Il celebrante dice:

N. e N., siete diventati nuova creatura e vi siete rivestiti di Cristo.
Ricevete perciò la veste bianca e portatela senza macchia davanti al tribunale di nostro Signore Gesù Cristo, per avere la vita eterna
.

Battezzati:
Amen.

Alle parole Ricevete perciò la veste bianca i padrini (o le madrine) impongono ai neofiti una veste bianca, se le consuetudini locali non consigliano un colore più adatto.
Secondo l'opportunità, questo rito si può anche tralasciare.


Consegna del cero acceso

360.
Poi il celebrante prende o tocca il cero pasquale, dicendo:

Avvicinatevi, padrini e madrine,
per consegnare ai neofiti il simbolo della luce
.

I padrini (e le madrine) si avvicinano, accendono dal cero pasquale una candela e la consegnano al neofito.
Poi il celebrante dice:

Siete diventati luce in Cristo.
Camminate sempre come figli della luce,
perché perseverando nella fede
possiate andare incontro al Signore che viene,
con tutti i santi, nel regno dei cieli.


Battezzati:
Amen.
 
 

CELEBRAZIONE DELLA CONFERMAZIONE


361.
Fra la celebrazione del Battesimo e quella della Confermazione, secondo l'opportunità, la comunità esegue un canto adatto.

362.
La celebrazione della Confermazione si può fare o nel presbiterio o nello stesso battistero, come suggeriscono le circostanze locali. Se il Battesimo è stato conferito dal Vescovo, è opportuno che sia lo stesso Vescovo ad amministrare anche la Confermazione. In assenza del Vescovo, la Confermazione può essere amministrata dal sacerdote che ha conferito il Battesimo.

Quando i confermandi sono molto numerosi, al ministro della Confermazione si possono associare, nell'amministrazione del sacramento, sacerdoti idonei a questo ministero (cfr n.
46).

363.
Il celebrante si rivolge brevemente ai neofiti con queste parole o con altre simili:

Carissimi, che nel Battesimo siete rinati alla vita di figli di Dio e diventati membra del Cristo e del suo popolo sacerdotale, vi resta ora di ricevere il dono dello Spirito Santo che nel giorno di Pentecoste fu inviato dal Signore sopra gli Apostoli e che dagli Apostoli e dai loro successori è stato comunicato ai battezzati.

Anche voi, dunque, riceverete, secondo la promessa, la forza dello Spirito Santo perché, più perfettamente conformi a Cristo, possiate dare testimonianza della passione e della risurrezione del Signore e diventare membri attivi della Chiesa per l'edificazione del corpo di Cristo nella fede e nella carità.


Poi il celebrante (avendo presso di sé i sacerdoti associati), in piedi, a mani giunte e rivolto al popolo, dice:

Fratelli carissimi, preghiamo Dio onnipotente
perché effonda su questi neòfiti,
lo Spirito Santo,
che li confermi con la ricchezza dei suoi doni,
e con l'unzione crismale
li renda pienamente conformi a Cristo,
suo unico Figlio.


E tutti pregano per qualche tempo in silenzio.

364.
Quindi il celebrante (e con lui i sacerdoti che lo aiutano) impone le sue mani su tutti i confermandi.
Il solo celebrante dice:


Dio onnipotente,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall'acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro il tuo santo Spirito Paràclito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempili dello spirito del tuo santo timore.
Per Cristo nostro Signore
.

Tutti:
Amen.

365.
Allora un ministro presenta al celebrante il sacro Crisma. Ciascuno dei confermandi si avvicina al celebrante, oppure, secondo l'opportunità, il celebrante stesso si avvicina a ciascun confermando. Il padrino (o la madrina) pone la mano destra sulla spalla del confermando e dice al celebrante il suo nome o il confermando dichiara egli stesso il proprio nome.
Il celebrante intinge nel Crisma l'estremità del pollice della mano destra, e traccia poi con il pollice stesso un segno di croce sulla fronte del confermando, dicendo:

Celebrante:
N.
, ricevi il sigillo dello Spirito Santo
che ti è dato in dono.


Confermato:
Amen.

Celebrante:
La pace sia con te.

Confermato:
E con il tuo spirito.

Se altri sacerdoti sono associati al celebrante nel conferimento del sacramento, il Vescovo, se è presente, consegna a ciascuno i vasetti del sacro Crisma.

I confermati si avvicinano al celebrante o ai sacerdoti; oppure, secondo l'opportunità il celebrante e i sacerdoti si avvicinano ai cresimandi che ricevono l'unzione nel modo sopra descritto.


 

CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA


366.
Omessa la recita del «Credo», si fa subito la preghiera dei fedeli alla quale i neofiti partecipano per la prima volta.
Quindi alcuni di essi aiutano a portare le offerte sull'altare.


367.
Nella Preghiera eucaristica I si fa menzione dei neofiti in Accetta con benevolenza, o Signore (Hanc igitur) e dei padrini (delle madrine) in Ricordati, o Signore, dei tuoi fedeli (Memento). Se si usa la Preghiera eucaristica II o III o IV, si inseriscano le preghiere per i neofiti.
Queste varianti si trovano nel Messale Romano alla Messa «Per il Battesimo».


368.
I neofiti possono ricevere la santa comunione sotto le due specie, insieme con i genitori, con i padrini, con le madrine e con i catechisti laici.
Prima della comunione, cioè prima di
Beati gli invitati alla cena del Signore, il celebrante può ricordare brevemente ai neofiti l'importanza di un così grande mistero che è il culmine dell'iniziazione e il centro di tutta la vita cristiana. Deve anche rivolgere l'attenzione a quelli che, battezzati già da tempo, si accostano per la prima volta alla sacra mensa.



TEMPO DELLA MISTAGOGÌA

 
369.
A utilità dei fanciulli neofiti si assicuri un congruo tempo per la mistagogìa per il quale sarà utile adattare le norme che riguardano gli adulti (nn. 235-239).


 


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