4 - ESEQUIE   
SENZA LA MESSA NELLA    CAPPELLA DEL CIMITERO    



1. NELLA CAPPELLA DEL CIMITERO
 

 
RITI INIZIALI

92
. Il sacerdote indossando camice e stola, o anche cotta e stola, con l'even­tuale aggiunta del piviale del colore esequiale, si reca con i ministranti presso il feretro, dove già l'attendono i partecipanti al rito; ad essi egli rivolge parole di fraterna comprensione, che rechino loro il conforto della fede cristiana.

93. Poi si canta o si recita il seguente responsorio o un altro canto adatto.

Accogli, Signore, l'anima del tuo fedele,
tu che hai sparso per lui il sangue sulla croce.

Noi siamo come polvere: ricordalo, Signore;
come l'erba e il fiore del campo.

V. Ho peccato, Signore, ne tremo e ne arrossisco;
ma tu accogli i peccatori e li perdoni.

Noi siamo come polvere: ricordalo, Signore;
come l'erba e il fiore del campo.

Oppure:

Tu da sempre, Signore, mi conosci
e hai impresso in me la luce del tuo volto.

Tu mi hai dato un'anima, Signore;
ora la rendo a te che l'hai creata.

V. Ho peccato, Signore; ne tremo e ne arrossisco;
ma tu accogli i peccatori e li perdoni.

Tu mi hai dato un'anima, Signore:
ora la rendo a te, che l'hai creata.

Oppure:

Io credo: Il Signore è risorto e vive,
e un giorno anch'io risorgerò con lui.

Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio.

V. I miei occhi si apriranno alla sua luce,
e su di lui si poserà il mio sguardo.

Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio.

V. Conservo salda questa speranza in cuore:

Che io possa contemplarti, mio Dio e Salvatore mio.

94.
Quindi il sacerdote dice la seguente orazione:

Preghiamo.

Dio, Padre misericordioso,
tu ci doni la certezza che nei fedeli defunti
si compie il mistero del tuo Figlio morto e risorto;
per questa fede che noi professiamo
concedi al nostro fratello
N.,
che si è addormentato in Cristo,
di risvegliarsi con lui nella gioia della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Oppure:

O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti,
tu che ci hai salvati
con la morte e risurrezione del tuo Figlio,
sii misericordioso con il nostro fratello
N.;
quando era in mezzo a noi
egli ha professato la fede nella risurrezione,
e tu donagli la beatitudine senza fine.
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

Oppure:

O Dio, che ci hai resi partecipi del mistero del Cristo
crocifisso e risorto per la nostra salvezza,
fa' che il nostro fratello
N.,
liberato dai vincoli della morte,
sia unito alla comunità dei santi nella Pasqua eterna.
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

Oppure, specialmente nel tempo pasquale:

Ascolta, o Dio, la preghiera
che la comunità dei credenti innalza a te
nella fede del Signore risorto,
e conferma in noi la beata speranza
che insieme al nostro fratello
N.
risorgeremo in Cristo a vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

Oppure:

O Dio, in te vivono i nostri morti
e per te il nostro corpo non è distrutto,
ma trasformato in una condizione migliore;
ascolta la preghiera di questa tua famiglia,
e fa' che il nostro fratello
N.
sia accolto dalle mani degli angeli
e condotto in paradiso con il tuo fedele patriarca Abramo,
in attesa della risurrezione,
nel giorno del giudizio universale;
e se da questa vita
rimane in lui qualche traccia di peccato,
il tuo amore misericordioso lo purifichi e lo perdoni.
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

Oppure:

Imploriamo la tua clemenza, o Signore,
per l'anima fedele di
N.:
nella grandezza della tua misericordia,
lavalo da ogni colpa contratta nella sua esistenza terrena
e fa' che, liberato dai vincoli della morte,
possa entrare nella vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Oppure:

Disponi, o Dio, il nostro cuore
all'ascolto della tua parola,
e fa' che sia per tutti noi luce nelle tenebre
certezza di fede nel dubbio,
fonte inesauribile di consolazione e di speranza.
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

Per altre orazioni particolari vedi nn. 167-174.


LITURGIA DELLA PAROLA

95. La liturgia della parola si svolge secondo il solito. Si possono fare due o tre letture con il salmo interlezionale.
Se si fanno tre letture, la prima sarà sempre dall' Antico Testamento.
Per eventuali esigenze pastorali si può fare una sola lettura, scegliendo di preferenza un brano evangelico.
Dopo il Vangelo si tenga una breve omelia, a meno che non si faccia presso il sepolcro.
La preghiera dei fedeli indicata al n.
108 (2), se non viene detta presso il sepolcro, si può proporre a questo punto.


ULTIMA RACCOMANDAZIONE E COMMIATO

96. Segue il rito dell'ultima raccomandazione e commiato.
Questo rito, previsto di norma in chiesa, si può fare presso il sepolcro.
Il sacerdote stando presso il feretro, rivolto al popolo, e avendo accanto i ministranti che recano l'acqua benedetta e l'incenso, fa un'esortazione con queste parole o altre simili:

Prima di compiere, secondo il rito cristiano,
il pietoso ufficio della sepoltura,
supplichiamo con fede Dio nostro Padre,
in lui e per lui tutto vive.
Noi affidiamo alla terra il corpo mortale
del nostro fratello
N.
nell'attesa della sua risurrezione;
accolga il Signore la sua anima
nella comunione gloriosa dei santi;
apra le braccia della sua misericordia,
perché questo nostro fratello,
redento dalla morte, assolto da ogni colpa,
riconciliato con il Padre
e recato sulle spalle dal buon Pastore,
partecipi alla gloria eterna nel regno dei cieli.


E tutti pregano per un po' di tempo in silenzio.

Oppure:

Il nostro fratello N. si è addormentato nella pace di Cristo.
Uniti nella fede e nella speranza della vita eterna,
lo raccomandiamo all'amore misericordioso del Padre,
accompagnandolo con la nostra fraterna preghiera:
egli che nel Battesimo è diventato figlio di Dio
e tante volte si è nutrito alla mensa del Signore,
possa ora partecipare al convito dei santi nel cielo,
e sia erede dei beni eterni
promessi da Dio ai suoi servi fedeli.
E anche per noi
che sentiamo la tristezza di questo distacco,
supplichiamo il Signore
perché possiamo un giorno, insieme con i nostri morti,
andare incontro al Cristo,
quando egli, che è la nostra vita, apparirà nella gloria.


E tutti pregano per un po' di tempo in silenzio.

Oppure:

Rivolgiamo ora al nostro fratello N. l'estremo saluto.
Questo rito cristiano del congedo
esprima il nostro amore,
consoli il nostro pianto,
rafforzi la nostra speranza.
Un giorno ci ritroveremo nella casa del Padre,
dove l'amore di Cristo, che tutto vince,
trasformerà la morte in aurora di vita eterna.


E tutti pregano per un po' di tempo in silenzio.

Oppure:

Dopo aver elevato la nostra fiduciosa preghiera
in suffragio del nostro fratello,
rivolgiamo gli ora l'estremo saluto.
Il nostro «addio» pertanto,
anche se non nasconde la tristezza del distacco,
si conforta tuttavia nella dolcezza della speranza.
Di nuovo, infatti, potremo godere
della presenza del fratello nostro e della sua amicizia
e, per il dono della misericordia del Padre,
questa nostra assemblea, che ora con tristezza
in questa chiesa terrestre sciogliamo,
lieti un giorno nel Regno di Dio ricomporremo.
Consoliamoci, dunque, vicendevolmente
nella fede del Cristo.


E tutti pregano per un po' di tempo in silenzio.

97. * Secondo le consuetudini locali, approvate dall'Ordinario del luogo, pos­sono essere pronunciate, a questo punto, parole di cristiano commento nei riguardi del defunto.

98.
Quindi, durante il canto di commiato, si fa l'ASPERSIONE e la INCENSAZIONE del corpo; l'una e l'altra si possono fare anche dopo il canto.

Venite, santi di Dio,
accorrete, angeli del Signore.

Accogliete la sua anima
e presentatela al trono dell' Altissimo.

V. Ti accolga Cristo, che ti ha chiamato,
e gli angeli ti conducano con Abramo in paradiso.

Accogliete la sua anima
e presentatela al trono dell' Altissimo.

V. L'eterno riposo donagli, o Signore,
e splenda a lui la luce perpetua.

Accogliete la sua anima
e presentatela al trono dell' Altissimo.


Oppure:

Lazzaro era morto: tu l'hai risuscitato;
ora anche noi piangiamo; colui che amavamo, è morto.
Dona anche a lui la vita, perché riposi in te.

V. Aprigli il cielo, inondalo di luce.

Dona anche a lui la vita, perché riposi in te.

Oppure:

Vieni, Signore, vieni a liberarmi,
tu che hai infranto il potere della morte,
e hai fatto brillare nelle tenebre
la gioia luminosa del tuo volto.

Tu sei il Cristo, il nostro Redentore.

V. Hai portato ai morti il dono della vita,
li hai trasferiti dalle tenebre alla luce.

Tu sei il Cristo, il nostro Redentore.

V. Sia lieto e luminoso il loro giorno eterno
e sempre abbiano in te riposo e pace.

Tu sei il Cristo, il nostro Redentore.

Si possono eseguire altri responsori o altri canti adatti. Se proprio non è possibile eseguire un canto si esortino almeno i presenti a pregare tutti insieme per il defunto e si suggeriscano le invocazioni adatte.

99.
Poi il sacerdote dice l'orazione seguente:

Nelle tue mani, Padre clementissimo,
consegnamo l'anima del nostro fratello
N.
con la sicura speranza che risorgerà nell'ultimo giorno
insieme a tutti i morti in Cristo.
Ti rendiamo grazie, o Signore,
per tutti i benefici che gli hai dato in questa vita,
come segno della tua bontà
e della comunione dei santi in Cristo.
Nella tua misericordia senza limiti,
aprigli le porte del paradiso;
e a noi che restiamo quaggiù
dona la tua consolazione con le parole della fede,
fino al giorno in cui, tutti riuniti in Cristo,
potremo vivere sempre con te nella gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Oppure:

Ti raccomandiamo, Signore,
l'anima fedele del nostro fratello
N.,
perché, lasciato questo mondo, viva in te;
nella tua clemenza cancella i peccati che ha commesso
per la fragilità della condizione umana
e concedigli il perdono e la pace.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

 

 


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