Premesse
1478. Nella celebrazione dei
divini misteri ha notevole importanza la musica sacra; l'organo poi è
tenuto in grande onore nella Chiesa latina, esso infatti, accompagnando
i canti e i momenti liturgici, può aggiungere splendore alla
celebrazione, favorire la preghiera dei fedeli e innalzare la loro mente
a Dio.
Dato lo stretto legame tra
organo, musica e canto nelle azioni liturgiche e nei pii esercizi del
popolo cristiano, è particolarmente significativa la benedizione
celebrata prima del suo uso liturgico.
1479. Il rito qui proposto può
essere usato dal vescovo e dal presbitero.
1480.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Se il rito è lodevolmente
presieduto dal vescovo, si facciano gli adattamenti del caso.
1481. La benedizione
dell'organo si può celebrare in qualsiasi tempo, fatta eccezione per i
giorni liturgici nei quali l'uso dello strumento è limitato
all'accompagnamento dei canti.
Rito della benedizione
INIZIO
1482. Quando tutti sono
riuniti, si esegue, senza organo, un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il
sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1483. Il sacerdote saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
L'amore di Dio Padre,
la pace del Signore nostro
Gesù Cristo
e la consolazione dello
Spirito Santo, sia sempre con voi.
Oppure:
Il Signore, che i Santi
lodano senza fine,
sia sempre con voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1484. Il sacerdote, o un
altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Fratelli e sorelle, siamo qui
riuniti per la benedizione del nuovo organo, che renderà più lieta e
solenne la celebrazione della divina liturgia. Anche l'arte musicale a
servizio del culto tende allo scopo primario di dar gloria a Dio e di
santificare gli uomini.
Il suono dell'organo nel
contesto celebrativo, sostiene il canto unanime dei fedeli, espressione
di quel cantico nuovo che sarà veramente tale se all'accordo degli
strumenti e delle voci si unirà la santità della vita. Canteremo bene
se vivremo bene nella chiave della divina volontà e nell'armonia della
carità fraterna.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1485. Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Col 3, 12-17
Cantando a Dio di cuore e con
gratitudine.
Ascoltate la parola di Dio
dalla lettera di san Paolo
apostolo ai Colossesi
Rivestitevi, come eletti di
Dio, santi e amati, di sentimenti li misericordia, di bontà, di umiltà,
di mansuetudine, di pazienza, sopportandovi a vicenda e perdonandovi
scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli
altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di
sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della
perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa
siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
La parola di Cristo dimori
tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza,
cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici
spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia
nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio
Padre.
1486. Oppure (per esteso vedi
a p. 866 ss.):
Nm 10,1-8.10
Suonerete le trombe, quando
offrirete olocausti e sacrifici.
1 Cr 15,3.16.19-21.25
Suonavano le trombe dinanzi
all'arca.
2 Cr 5,2-5.11-14
Centoventi sacerdoti
suonavano le trombe.
Ef 5,15-20
Cantando e inneggiando al
Signore con tutto il cuore.
Lc 1,39-47
Il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore.
Lc 10,21-22
R. Amen.
RESPONSORIO
1487. Secondo l'opportunità
si può cantare, senza organo, o recitare un salmo responsoriale (per
esteso vedi a p. 1002 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 46 (47), 2-3 7-8
R. Con suoni di tromba
cantate e inneggiate al Signore.
Sal
97 (98), 1 2-3b 3c-4 5-6
R. Cantate inni e acclamate
al Signore.
BREVE ESORTAZIONE
1488. Secondo l'opportunità,
il sacerdote rivolge brevi parole ai presenti illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione e
apprezzino il servizio liturgico dell'organo.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1489. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Pieni di esultanza,
glorifichiamo Dio onnipotente, per gli innumerevoli doni della sua bontà,
e, come esorta l'Apostolo, rendiamo grazie con la voce e il cuore.
R.
Gloria a te, Signore.
Padre santo, re del cielo e
della terra,
fonte di ogni perfezione
ispiratore di ogni vera armonia,
noi ti lodiamo per la tua
immensa gloria. R.
Signore Gesù Cristo, Verbo
eterno del Padre,
che ti sei fatto uomo
per riscattarci dal peccato
e rivestirci della dignità
filiale,
noi ti glorifichiamo per la
tua infinita misericordia. R.
Spirito Santo di Dio,
che abiti nei nostri cuori
e ci edifichi in un solo
corpo,
noi ti benediciamo
per la tua misteriosa
presenza nella Chiesa. R.
Santa Trinità, unico Dio,
principio e fine di tutte le
cose,
a cui il cielo e la terra
innalzano un canto nuovo,
noi ti adoriamo per la tua
ineffabile beatitudine. R.
_____________________________________________________
1490. Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:
E ora noi tutti, in comunione
con la santa Chiesa,
a una sola voce e con un solo
cuore
invochiamo Dio, nostro Padre.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
* Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1491. Il sacerdote, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Sii benedetto, Signore Dio
nostro,
bellezza antica e sempre
nuova,
che governi il mondo con la
tua sapienza
e con la tua bontà lo
rivesti di splendida luce;
a te cantano i cori degli
angeli,
sempre pronti ad ogni tuo
cenno;
a te inneggiano gli astri del
cielo,
nel ritmo costante del cosmo;
te santo proclama l'assemblea
dei redenti,
e con il cuore, la voce, la
vita
celebra la gloria del tuo
nome.
Anche noi, tuo popolo,
radunato in festa nella tua
casa,
ci uniamo al canto
universale,
magnificando con la Vergine
Maria
i prodigi del tuo amore;
concedi la tua benedizione
a tutti gli interpreti e
cantori della tua lode
e a questo strumento sonoro,
perché accompagnati dai suoi
accordi armoniosi
possiamo associarci alla
liturgia del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
* 1492. Terminata la
preghiera di benedizione, il sacerdote se lo ritiene opportuno, incensa
l'organo. Quindi con l'accompagnamento del nuovo strumento, si può
cantare il Salmo 150 (n. 2375) o un altro canto adatto. Potrà seguire
l'esecuzione di uno o più brani del repertorio organistico,
eventualmente intercalata da altri canti dell'assemblea e del coro.
Tutti mantengano un atteggiamento di rispettoso ascolto, evitando gli
applausi ad ogni pezzo musicale.
CONCLUSIONE
1493. Il sacerdote stendendo
le mani sui presenti dice:
Il Signore, degno di ogni lode,
vi conceda di essere cantori
della sua gloria
per unirvi al cantico nuovo
che risuona nel santuario
celeste.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
1494. Un canto corale o una
suonata d'organo possono chiudere la celebrazione.
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