Premesse
1238. L'ambone, cioè il
luogo dal quale viene proclamata la parola di Dio, deve corrispondere
alla dignità della parola stessa e rammentare ai fedeli che la mensa
della parola di Dio è sempre imbandita, da quando il Cristo, vincitore
della morte, con la potenza del suo Spirito ha rovesciato la pietra dal
sepolcro.
Questa benedizione si può
impartire soltanto quando si tratta di un ambone vero e proprio, che non
sia cioè un semplice podio mobile con leggio, ma un ambone fisso, che
risalti per dignità di stile e di fattura. Tenuta però presente la
struttura di ciascuna chiesa, si può benedire anche un ambone mobile,
purché ben in vista, adatto alla sua funzione e artisticamente
dignitoso.
1239. Questo rito, che per
quanto possibile è opportuno celebrare nel Tempo di Pasqua, si può
inserire nella celebrazione della Messa o anche in una celebrazione
della parola di Dio.
1240.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote.
1241. Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
1. Rito della benedizione
durante la Messa
1242.
Nella Messa, tutto si
svolge come al solito, fino alla colletta inclusa. Nella processione
d'ingresso si porta il libro del Vangelo, che vien poi deposto
sull'altare.
LITURGIA DELLA PAROLA
1243. La proclamazione della
parola di Dio si svolge lodevolmente in questo modo: due lettori, uno
dei quali reca il Lezionario della Messa, si presentano con il salmista
al sacerdote celebrante. Il celebrante, in piedi, riceve il Lezionario,
lo mostra al popolo e pronunzia queste parole o altre simili:
Risuoni sempre in questo
luogo
la parola di Dio;
riveli e proclami il mistero
pasquale di Cristo
e operi nella Chiesa la
nostra salvezza.
R. Amen.
o in un altro modo adatto.
Quindi il sacerdote
celebrante consegna il Lezionario al primo lettore. I lettori e il
salmista si recano all'ambone, portando il Lezionario, in modo che tutti
lo possano vedere.
1244. Le letture si prendono
dalla Messa del giorno, oppure si scelgono nel modo seguente (per esteso
vedi a p. 882 ss.).
1245. PRIMA LETTURA
Ne 8,1-4a.5-6.8-10
Lessero il libro della legge
e spiegarono la lettura.
1246. SALMO RESPONSORIALE
Sal 18 (19),8-9 10.12 15
R. Le tue parole, Signore,
sono spirito e vita.
1247. SECONDA LETTURA (se si
proclama)
2 Tm 3,14-4,5a
Le
Sacre Scritture possono
istruire per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo
Gesù.
1248. CANTO AL VANGELO
Dopo la seconda lettura il
sacerdote celebrante mette l'incenso nel turibolo. Quindi il diacono
dopo la benedizione, prende dall'altare l'Evangeliario, e, preceduto dai
ministri con l'incenso, lo porta all'ambone, mentre si canta uno dei
versetti seguenti con o senza Alleluia, secondo il tempo liturgico.
* V. Il mattino del giorno
dopo il sabato,
Cfr Mc 16,2
appena sorto il sole,
le donne vennero al sepolcro.
Oppure nel Tempo di Avvento e
di Natale:
* V.
Il Figlio unigenito
Cfr Gv 1,18
che è disceso dal cielo,
lui solo ci ha rivelato Dio.
Oppure nel Tempo di
Quaresima:
*
V. Non di solo pane vive
l'uomo,
Cfr Mt 4,4
ma di ogni parola di Dio.
1249. VANGELO
* Mt 28,1-8
E' risorto come aveva detto.
* Oppure, specialmente nel
Tempo di Avvento e di Natale:
Gv 1, 1-5.9-14.16-18
Il Figlio ci la rivelato Dio.
Oppure, specialmente nel
Tempo di Quaresima:
Lc 4, 14-22
Oggi si e adempiuta questa
Scrittura.
OMELIA
1250. Il sacerdote celebrante
rivolge una breve omelia ai presenti, illustrando loro le letture
bibliche e la presenza di Cristo nella parola di Dio, perché
percepiscano il significato pasquale della celebrazione.
Breve silenzio.
1251. LA MESSA PROSEGUE come
al solito; se lo si ritiene opportuno, si dice il Credo, perché i
fedeli comprendano che devono rispondere con la loro fede a Dio, che ha
rivolto ad essi la sua parola.
2. Rito della benedizione
durante una celebrazione
della parola di Dio
INIZIO
1252. Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto.
1253. Il sacerdote saluta i
presenti con parole tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura, quindi
introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:
Carissimi, l'ambone che oggi
inauguriamo per il servizio liturgico è la mensa della divina parola,
da cui Cristo Signore ci offre il nutrimento primario e indispensabile
per la vita cristiana.
Disponiamoci a celebrare
questo rito con il religioso ascolto e il fiducioso annunzio della
parola di Dio, perché diventi per noi spirito e vita.
COLLETTA
1254. Terminata la monizione,
il sacerdote dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Quindi il sacerdote, con le
braccia allargate, prosegue:
O Dio, che nel tuo immenso
amore
hai voluto parlare a noi come
a tuoi amici,
donaci la grazia dello
Spirito Santo,
perché gustando la dolcezza
della tua parola,
siamo permeati della scienza
del tuo Figlio,
maestro insuperabile di verità.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R. Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1255. Quindi si leggono testi
adatti della Sacra Scrittura, ai quali opportunamente si fa seguire o un
salmo responsoriale o anche un sacro silenzio di meditazione La lettura
del Vangelo abbia sempre il posto principale
Letture e salmi responsoriali
(per esteso vedi a p. 882 ss.).
1256. PRIMA LETTURA
Ne 8, 1-4a.5-6.8-10
Lessero il libro della legge
e spiegarono la lettura.
1257. SALMO RESPONSORIALE
Sal 18 (19), 8-9 10.12 15
R. Le tue parole, Signore,
sono spirito e vita.
Oppure:
Sal 118 (119), 129-130
133.135 144
R. La tua parola, Signore, è
luce alla mia strada.
1258. SECONDA LETTURA
2 Tm 3,14 - 4,5a
Le Sacre Scritture possono
istruire per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo
Gesù.
1259. CANTO AL VANGELO
Il sacerdote mette l'incenso
nel turibolo. Quindi il diacono dopo benedizione prende dall'altare l'Evangeliario
e, preceduto dai ministri con ceri e incenso, lo porta all'ambone,
mentre si canta uno dei versetti seguenti con o senza Alleluia, secondo
il tempo liturgico.
* V. Il mattino del giorno
dopo il sabato,
Cfr Mc 16,2
appena sorto il sole,
le donne vennero al sepolcro.
* Oppure nel Tempo di Avvento
e di Natale:
V. Figlio unigenito
Cfr Gv 1,18
che è disceso dal cielo,
lui solo ci ha rivelato Dio.
Oppure nel Tempo di
Quaresima:
V. Non di solo pane vive
l'uomo,
Cfr Mt 4,4
ma di ogni parola di Dio.
1260. VANGELO
* Mt 28,1-8
E' risorto come aveva detto.
* Oppure, specialmente nel
Tempo di Avvento e di Natale:
Gv 1,1-5.9-14.16-18
Il Figlio ci ha rivelato Dio.
Oppure, specialmente nel
Tempo di Quaresima:
Lc 4, 14-22
Oggi si è adempiuta questa
Scrittura.
OMELIA
1261. Il sacerdote rivolge
una breve omelia ai presenti, illustrando loro le letture bibliche e la
presenza di Cristo nella parola di Dio, perché percepiscano il
significato pasquale della celebrazione.
Breve silenzio.
1262. Se si ritiene
opportuno, si può cantare o recitare il Credo perché i fedeli
comprendano che devono rispondere con la loro fede a Dio, che ha rivolto
ad essi la sua parola.
PREGHIERA DEI FEDELI
1263. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte possono scegliere alcune ritenute più
adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di
persone o necessità del momento.
Fratelli e sorelle, Dio Padre
ci dà la grazia di ascoltare il suo Verbo fatto carne, perché
nutrendoci di lui, viviamo per lui.
Preghiamo insieme e diciamo:
R. La tua parola, Signore,
abiti nei nostri cuori.
Fa', Signore, che i discepoli
di Cristo
abbiano fame e sete della tua
parola
e ne siano testimoni nel
mondo. R.
Donaci, Signore, di penetrare
le profondità della tua parola
e di manifestare il fervore
della fede
nella generosa dedizione alle
opere di bene. R.
Accresci in noi, Signore, con
la luce della tua parola
la conoscenza di te e di noi
stessi,
per amarti e servirti
lealmente. R.
Assisti, Signore, i ministri
della tua parola,
perché ciò che proclamano
con la bocca,
lo credano con il cuore e lo
confermino con le opere. R.
* Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1264 Il sacerdote, con le
braccia allargate prosegue:
O Dio, che chiami gli uomini
dalle tenebre alla tua
ammirabile luce,
accogli il nostro inno di
benedizione e di lode;
tu non ci lasci mai mancare
il nutrimento dolce e forte
della tua parola
e convocandoci in quest'aula
ecclesiale
continui a ricordare le
meraviglie
da te annunciate e compiute.
Risuoni dunque, o Padre, ai
nostri orecchi
la voce del tuo Figlio
risorto,
perché corrispondendo
all'azione interiore dello Spirito,
possiamo essere non solo
ascoltatori,
ma operatori fervidi e
coerenti della tua parola.
Da questo ambone i tuoi
messaggeri
ci indichino il sentiero
della vita,
perché camminando sulle orme
di Cristo,
possiamo giungere alla gloria
eterna.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1265. Il sacerdote stendendo
le mani sui presenti dice:
Dio vi benedica con ogni
benedizione del cielo,
e vi renda puri e santi ai
suoi occhi;
effonda su di voi le
ricchezze della sua gloria,
vi ammaestri con le parole di
verità,
vi illumini con il Vangelo di
salvezza,
vi faccia lieti nella carità
fraterna.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
E la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio
X
e Spirito
Santo.
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R. Amen.
1266. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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