Premesse
1084. Con questo rito i
fedeli esprimono la loro riconoscenza per i benefici ricevuti a Dio che
ha creato con ineffabile amore l'universo e ne ha affidato la cura
all'uomo perché, attraverso il lavoro assiduo, possa assicurare ai
fratelli il necessario per la vita.
1085.
Questo rito si può
usare nei momenti più significativi della vita della comunità rurale;
così il lavoro dell'uomo viene santificato dalla preghiera e la
benedizione del Signore accompagna l'alternarsi delle stagioni e le
attività ad esse corrispondenti.
1086.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i
gesti e le formule per esso predisposti.
1087.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Rito della benedizione
INIZIO
1088.
Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1089.
Il ministro, se
sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
adatte, tratte di preferenza Sacra Scrittura:
Dio, mirabile in tutte le sue
opere,
sia con voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in
un altro modo adatto.
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1090.
Se invece il ministro
è un laico, saluta i presenti dicendo:
Benediciamo unanimi il
Signore nostro Dio,
per la rugiada del cielo
e la fertilità della terra.
R. Amen.
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MONIZIONE INTRODUTTIVA
1091.
Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Il Signore ha creato la terra
e ha affidato all'uomo le sue risorse, perché con il lavoro delle sue
mani e con il suo ingegno ne tragga alimento per sé e per i propri
figli.
Rendiamo grazie per
l'abbondanza di questi doni e impariamo, secondo il monito evangelico, a
cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia: tutto il resto ci sarà
dato in aggiunta.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1092.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti della Sacra Scrittura:
Gn 1,1.11-12.29-31
Dio vide quanto aveva fatto,
ed ecco era cosa molto buona.
Ascoltate la parola di Dio
dal libro della Genesi
In principio Dio creò il
cielo e la terra. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che
producano seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con
il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra
produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria
specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la
propria specie. Dio vide che era cosa buona.
E Dio disse: «Ecco, io vi dò
ogni erba che produce seme e che é su tutta la terra, e ogni albero in
cui è il frutto che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le
bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri
che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io dò in cibo
ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco
era cosa molto buona.
1093.
Oppure:
Dt 32, 10c-14
Il Signore fece salire il suo
popolo sulle alture della terra e lo nutrì con i prodotti della
campagna.
Ascoltate la parola di Dio
dal libro del Deuteronomio
Il Signore educò il suo
popolo, ne ebbe cura, lo allevò, lo custodì come la pupilla del suo
occhio. Come un'aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi
nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali. Il
Signore lo guidò da solo, non c'era con lui alcun dio straniero. Lo
fece salire sulle alture della terra e lo nutrì con i prodotti della
campagna, gli fece succhiare miele dalla rupe e olio dai ciottoli della
roccia; crema di mucca e latte di pecora insieme con grasso di agnelli,
arieti di Basan e capri, fior di farina di frumento e sangue di uva, che
bevesi spumeggiante.
1094.
Oppure (per esteso vedi
a p.
863 ss.):
Mt 6, 25-34
Osservate i gigli del campo.
* Mt 13, 1-9
Il seminatore uscì a
seminare.
Mc 4, 26-29
L'uomo getta il seme: come
cresce non lo sa.
* Gv 12,24-26
se il chicco di grano muore
produce molto frutto.
* PER UN VIGNETO
Dt 8, 7-11
Dio promette al suo popolo
una terra ricca di vigne.
Ct 2, 11-15
Le viti fiorite spandono
fragranza.
Is 5, 1-7
La vigna del Signore.
Os 10,1-3.7-8.12
Rigogliosa vite era Israele.
Mc 12,1-9
Il padrone darà la vigna ad
altri.
Gv 15, 1-8
Io sono la vera vite e il
Padre mio è il vignaiolo.
* PER UN FRUTTETO
Is 41,16c-20
Pianterò cedri nel deserto.
Ger 17,7-8
Chi confida nel Signore
produce frutti.
Ap 22, 1-5
L'albero di vita produce
frutto ogni mese.
Lc 13, 6-9
Il fico sterile non ha più
diritto di occupare il suolo.
RESPONSORIO
1095.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un responsoriale (per esteso vedi a p.
1003 ss.) o eseguire un canto adatto.
Sal 64 (65), 10a-d 10 e l2
13-14
R.
Tu ci rispondi, o Dio,
nostra salvezza.
Sal 103 (104), 1-2a 14-15 24
27-28
R.
La terra è piena delle
tue creature, Signore.
Sal 106 (107), 35-36 37-38
41-42
R.
Celebrate il Signore,
perché è buono.
* PER UN VIGNETO
Sal 79 (80), 9.12 13-14 15-16
R.
La vigna del Signore è il
suo popolo.
BREVE ESORTAZIONE
1096.
Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettera
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1097.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Dio Creatore e Padre
abbraccia con la sua provvidenza tutti i suoi figli, li nutre e con la
sua benedizione dà fecondità ai campi, perché producano frutti e
l'uomo ne tragga alimento. Rivolgiamoci a lui con filiale fiducia.
R.
Benedici il nostro lavoro.
Divino Seminatore,
tu che ci hai scelto come tuo
campo,
fa' che siamo sempre fedeli
al tuo amore,
aderendo in tutto alla tua
volontà.
R.
Padrone dell'evangelica
vigna,
che ci hai inseriti come
tralci in Cristo vera vite,
fa' che rimanendo uniti a
lui,
portiamo molto frutto.
R.
Creatore dell'universo,
che visiti la terra con la
tua benedizione
e al tuo passaggio stilla
l'abbondanza,
fa' che i nostri campi
producano
il nutrimento necessario a
tutte le famiglie.
R.
Signore delle messi,
che moltiplichi il chicco di
frumento
da cui proviene il cibo
quotidiano e il pane eucaristico,
dona il sole e la pioggia
per l'abbondanza del
raccolto.
R.
Dio del cielo,
che nutri gli uccelli
dell'aria
e vesti i gigli del campo,
illumina la nostra fatica
quotidiana,
perché nella prospettiva del
tuo regno
edifichiamo la giustizia e la
solidarietà fraterna.
R.
_____________________________________________________
1098.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
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*
Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1099.
Il ministro, con le
braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico,
pronuncia la preghiera di benedizione:
Padre buono,
che hai affidato all'uomo la
terra
da coltivare e custodire:
allontana dai nostri campi
il flagello delle tempeste
e ogni altra sciagura,
perché producano frutti
copiosi e una mèsse abbondante.
A te lode e gloria nei
secoli.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1100.
Oppure:
O
Dio, Creatore e Padre,
tu alle origini del mondo
hai stabilito che la terra
produca germogli e frutti di
ogni genere,
il seme per i campi e il pane
per la mensa;
fa' che le nostre campagne,
allietate da un abbondante
raccolto,
frutto della nostra fatica
e dono della tua benedizione,
possano contribuire al
benessere comune.
A te onore e gloria nei
secoli.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1101. Quindi il ministro, se
lo ritiene opportuno, asperge con l'acqua benedetta i presenti e il
luogo (o verso il luogo) * dicendo queste parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di questa santa
aspersione
il ricordo delle nostre
origini
nell'acqua e dallo Spirito
nell'attesa dei cieli nuovi e
della terra nuova.
CONCLUSIONE
1102. Quindi il ministro, se
sacerdote o diacono, conclude il rito dicendo:
Dio, fonte di ogni bene,
vi assista e vi protegga
con la sua santa X
benedizione
e renda fecondo il vostro
lavoro.
R. Amen.
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1103. Se il ministro è un
laico, invoca su tutti i presenti la
benedizione di Dio e facendosi il segno di croce dice:
Dio, fonte di ogni bene,
ci assista e ci protegga
con la sua santa benedizione
e renda fecondo il nostro
lavoro.
R. Amen.
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1104. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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