34 - BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI


Premesse

1058.
Molti animali, per disposizione della stessa provvidenza del Creatore, partecipano in qualche modo alla vita degli uomini, perché prestano loro aiuto nel lavoro o somministrano il cibo o servono di sollievo. Nulla quindi impedisce che in determinate occasioni, per es. nella festa di un santo, si conservi la consuetudine di invocare su di essi la benedizione di Dio.

1059.
Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i gesti e le formule per esso predisposti.

1060.
Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

1061.
Per la benedizione a uno o pochi animali soltanto, il ministro può usare il rito breve proposto ai nn. 1078-1083.

 

1. Rito della benedizione



INIZIO


1062.
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

N
el nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.


R.
Amen.

SALUTO


1063.
Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

D
io, mirabile in tutte le sue opere, 

sia con voi.


R.
E con il tuo spirito.

o in un altro modo adatto.

_____________________________________________________

1064. Se il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:

Lodiamo il Signore Dio nostro, 
che ha fatto con sapienza tutte le cose.


R.
Amen.
_____________________________________________________


MONIZIONE INTRODUTTIVA

1065. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito benedizione con queste parole o altre simili:

Nel disegno di Dio Creatore, anche gli animali che popolano il cielo, la terra e il mare, partecipano alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta la scala degli esseri viventi, si avvale di questi preziosi e fedeli amici dell'uomo e della loro immagine per significare i doni della salvezza. Salvati dalle acque del diluvio per mezzo dell'arca, partecipano in qualche modo al patto di alleanza con Noè (Gn 9, 9-10); l'agnello richiama l'immolazione pasquale e la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto (Es 12,3-14); un grande pesce salva Giona dal naufragio (Gio 9,9-10); i corvi nutrono il profeta Elia (1 Re 17,6); gli animali, con gli uomini sono coinvolti nella penitenza di Ninive (Gio 3, 7) e con tutto il creato rientrano nel piano dell'universale redenzione.
Invochiamo dunque la benedizione di Dio
[per intercessione di san N.] sopra queste creature e rendendo grazie al Creatore che le ha poste al nostro servizio, chiediamo di poter camminare sempre nella sua legge e di non venire mai meno alla nostra dignità umana e cristiana.


LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

1066.
Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:

Gn 1,1.20-28

Dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra.


Ascoltate la parola di Dio dal libro della Genesi

In principio Dio creò il cielo e la terra.
E Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra».
E Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 
Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».

1067.
Oppure:

Gn 2, 19-20a
 

L'uomo impose nomi a tutto il bestiame.


Ascoltate la parola di Dio dal libro della Genesi

Il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo, e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche.

1068.
Oppure (per esteso vedi a p. 857 ss.):

Gn 6, 17-23 

Introdurrai nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita.


Is 11,6-10

Gli animali non nuoceranno né uccideranno sul monte del Signore.



RESPONSORIO


1069.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 988 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 8, 4-5 6-7 8-9
R.
Grande e il tuo nome, Signore, su tutta la terra.

Sal 103 (104), 1-2a 10-12 25 27-28
R.
Tutti da te aspettano il cibo nel tempo opportuno.

Sal 146 (147), 7-8 9-11 
R.
Grande è il Signore onnipotente.


BREVE ESORTAZIONE

1070.
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.

PREGHIERA DEI FEDELI

1071. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Dio ha creato l'uomo e lo ha posto sulla terra, perché esercitando il suo dominio su tutti gli animali celebri la gloria del suo Creatore.

Uniamoci al cantico delle creature e diciamo insieme:

R. Quanto sono grandi le tue opere, Signore!

Sii benedetto, Signore, 
che provvedi il cibo a ogni essere vivente.
R.

Sii benedetto, Signore, 
che hai messo gli animali a servizio dell'uomo 
come aiuto nella fatica quotidiana.
R.

Sii benedetto, Signore,
che nei gigli dei campi e negli uccelli dell'aria
ci hai dato un segno
della tua bellezza e della tua provvidenza.
R.

Sii benedetto, Signore, 
che nell'Agnello pasquale, 
ci hai dato l'immagine del tuo Figlio 
nel quale possiamo chiamarci ed essere tuoi figli.
R.

Sii benedetto, Signore, 
che per mezzo degli animali domestici ci doni sollievo e compagnia.
R.

Sii benedetto, Signore, 
per tutte le tue creature 
che ci invitano a cantare la tua lode.
R.
 
_____________________________________________________

1072. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il ministro dice:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.  
_____________________________________________________

*
Segue la preghiera del Signore.

Padre nostro.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1073. Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione.

O Dio, fonte di ogni bene, 
che negli animali ci hai dato un segno della tua provvidenza 
e un aiuto nella fatica quotidiana, 

[
per intercessione di san N.]  
fa' che sappiamo servirci saggiamente di essi, 
riconoscendo la dignità e il limite 
della nostra condizione umana.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

1074.
Oppure: 

O Dio, che tutto hai disposto con meravigliosa sapienza 
e all'uomo fatto a tua immagine 
hai conferito il dominio su tutte le creature, 
stendi la tua mano 
perché questi animali ci siano di aiuto 
e sollievo nelle nostre necessità, 
e fa' che in un armonioso rapporto con la creazione, 
impariamo a servire e amare te sopra ogni cosa.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

1075.
Quindi il ministro, se lo ritiene opportuno, asperge persone e animali con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, o Padre, 
nel segno di quest'acqua benedetta 
l'adesione a Cristo, 
primizia della creazione nuova 
e fonte di ogni benedizione.


CONCLUSIONE

1076.
Il ministro conclude il rito dicendo:

D
io, che ha creato gli animali della terra 
come aiuto e sostegno nella nostra vita terrena, 
ci protegga e ci custodisca sempre.


R. Amen.

1077.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.

2. Rito breve


 
1078.
Il ministro inizia il rito dicendo:

V.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
R.
Egli ha fatto cielo e terra.

1079.
Quindi, secondo l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.

1080. Poi uno dei presenti legge un brano della Sacra Scrittura:

Gn 2,20a 
L'uomo impose nomi a tutto il bestiame, 
a tutti gli uccelli del cielo 
e a tutte le bestie selvatiche.

Sal 8, 7-9a  
All'uomo hai dato potere 
sulle opere delle tue mani, 
tutto hai posto sotto i suoi piedi: 
tutti i greggi e gli armenti, 
tutte le bestie della campagna, 
gli uccelli del cielo e i pesci del mare.

* 1081. Il ministro invita i presenti alla preghiera dicendo:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

Segue la preghiera del Signore.

Padre nostro.

1082.
Poi il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera benedizione:

O Dio, che tutto hai disposto con meravigliosa sapienza
e all'uomo fatto a tua immagine
ha conferito il dominio su tutte le creature,
stendi la tua mano,
perché questi animali ci siano di aiuto
e sollievo nelle nostre necessità,
e fa' che in un armonioso rapporto con la creazione,
impariamo a servire e amare te sopra ogni cosa.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

1083.
Quindi il ministro, se lo ritiene opportuno, asperge persone e animali con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, o Padre, 
nel segno di quest'acqua benedetta 
l'adesione a Cristo, 
primizia della creazione nuova 
e fonte di ogni benedizione.
 

 

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