Premesse
1058. Molti animali, per
disposizione della stessa provvidenza del Creatore, partecipano in
qualche modo alla vita degli uomini, perché prestano loro aiuto nel
lavoro o somministrano il cibo o servono di sollievo. Nulla quindi
impedisce che in determinate occasioni, per es. nella festa di un santo,
si conservi la consuetudine di invocare su di essi la benedizione di
Dio.
1059.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i
gesti e le formule per esso predisposti.
1060.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
1061.
Per la benedizione a
uno o pochi animali soltanto, il ministro può usare il rito breve
proposto ai nn. 1078-1083.
1. Rito della benedizione
INIZIO
1062.
Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
1063.
Il ministro, se
sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:
Dio, mirabile in tutte le sue
opere,
sia con voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
_____________________________________________________
1064.
Se il ministro è un
laico, saluta i presenti dicendo:
Lodiamo il Signore Dio
nostro,
che ha fatto con sapienza
tutte le cose.
R.
Amen.
_____________________________________________________
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1065.
Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito benedizione con queste parole o altre
simili:
Nel disegno di Dio Creatore,
anche gli animali che popolano il cielo, la terra e il mare, partecipano
alla vicenda umana. La provvidenza che abbraccia tutta la scala degli
esseri viventi, si avvale di questi preziosi e fedeli amici dell'uomo e
della loro immagine per significare i doni della salvezza. Salvati dalle
acque del diluvio per mezzo dell'arca, partecipano in qualche modo al
patto di alleanza con Noè (Gn 9, 9-10); l'agnello richiama
l'immolazione pasquale e la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto (Es
12,3-14); un grande pesce salva Giona dal naufragio (Gio 9,9-10); i
corvi nutrono il profeta Elia (1 Re 17,6); gli animali, con gli uomini
sono coinvolti nella penitenza di Ninive (Gio 3, 7) e con tutto il
creato rientrano nel piano dell'universale redenzione.
Invochiamo dunque la
benedizione di Dio [per intercessione di san
N.]
sopra queste creature e
rendendo grazie al Creatore che le ha poste al nostro servizio,
chiediamo di poter camminare sempre nella sua legge e di non venire mai
meno alla nostra dignità umana e cristiana.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1066.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Gn 1,1.20-28
Dominate sui pesci del mare e
sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla
terra.
Ascoltate la parola di Dio
dal libro della Genesi
In principio Dio creò il
cielo e la terra.
E Dio disse: «Le acque
brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al
firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli
esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro
specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. E Dio vide
che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e
riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra».
E Dio disse: «La terra
produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e
bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: Dio fece le
bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la
propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio
vide che era cosa buona. E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra
immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli
uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su
tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Dio creò l'uomo a sua
immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li
benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la
terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del
cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
1067. Oppure:
Gn 2, 19-20a
L'uomo impose nomi a tutto il
bestiame.
Ascoltate la parola di Dio
dal libro della Genesi
Il Signore Dio plasmò dal
suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo, e
li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque
modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva
essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a
tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche.
1068. Oppure (per esteso vedi
a p.
857
ss.):
Gn 6, 17-23
Introdurrai nell'arca due di
ogni specie, per conservarli in vita.
Is 11,6-10
Gli animali non nuoceranno né
uccideranno sul monte del Signore.
RESPONSORIO
1069.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
988 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 8, 4-5 6-7 8-9
R. Grande e il tuo nome,
Signore, su tutta la terra.
Sal 103 (104), 1-2a 10-12 25
27-28
R. Tutti da te aspettano il
cibo nel tempo opportuno.
Sal 146 (147), 7-8 9-11
R.
Grande è il Signore
onnipotente.
BREVE ESORTAZIONE
1070.
Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1071.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Dio ha creato l'uomo e lo ha
posto sulla terra, perché esercitando il suo dominio su tutti gli
animali celebri la gloria del suo Creatore.
Uniamoci al cantico delle
creature e diciamo insieme:
R.
Quanto sono grandi le tue
opere, Signore!
Sii benedetto, Signore,
che provvedi il cibo a ogni
essere vivente. R.
Sii benedetto, Signore,
che hai messo gli animali a
servizio dell'uomo
come aiuto nella fatica
quotidiana.
R.
Sii benedetto, Signore,
che nei gigli dei campi e
negli uccelli dell'aria
ci hai dato un segno
della tua bellezza e della
tua provvidenza. R.
Sii benedetto, Signore,
che nell'Agnello pasquale,
ci hai dato l'immagine del
tuo Figlio
nel quale possiamo chiamarci
ed essere tuoi figli.
R.
Sii benedetto, Signore,
che per mezzo degli animali
domestici ci doni sollievo e compagnia.
R.
Sii benedetto, Signore,
per tutte le tue creature
che ci invitano a cantare la
tua lode.
R.
_____________________________________________________
1072.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
*
Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1073.
Il ministro, con le
braccia allargate se sacerdote o diacono con le mani giunte se laico,
pronuncia la preghiera di benedizione.
O
Dio, fonte di ogni bene,
che negli animali ci hai
dato un segno della tua provvidenza
e un aiuto nella fatica
quotidiana,
[per intercessione di san
N.]
fa' che sappiamo servirci
saggiamente di essi,
riconoscendo la dignità e
il limite
della nostra condizione
umana.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
1074. Oppure:
O
Dio, che tutto hai disposto
con meravigliosa sapienza
e all'uomo fatto a tua
immagine
hai conferito il dominio su
tutte le creature,
stendi la tua mano
perché questi animali ci
siano di aiuto
e sollievo nelle nostre
necessità,
e fa' che in un armonioso
rapporto con la creazione,
impariamo a servire e amare
te sopra ogni cosa.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
1075. Quindi il ministro, se
lo ritiene opportuno, asperge persone e animali con l'acqua benedetta *
dicendo queste parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
primizia della creazione
nuova
e fonte di ogni benedizione.
CONCLUSIONE
1076.
Il ministro conclude il
rito dicendo:
Dio, che ha creato gli
animali della terra
come aiuto e sostegno nella
nostra vita terrena,
ci protegga e ci custodisca
sempre.
R.
Amen.
1077. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
2. Rito breve
1078.
Il ministro inizia il
rito dicendo:
V.
Il nostro aiuto è nel
nome del Signore.
R.
Egli ha fatto cielo e
terra.
1079. Quindi, secondo
l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.
1080.
Poi uno dei presenti
legge un brano della Sacra Scrittura:
Gn 2,20a
L'uomo impose nomi a tutto il
bestiame,
a tutti gli uccelli del cielo
e a tutte le bestie
selvatiche.
Sal 8, 7-9a
All'uomo hai dato potere
sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi
piedi:
tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della
campagna,
gli uccelli del cielo e i
pesci del mare.
*
1081.
Il ministro invita i
presenti alla preghiera dicendo:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
1082. Poi il ministro, con le
braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico,
pronuncia la preghiera benedizione:
O
Dio, che tutto hai disposto
con meravigliosa sapienza
e all'uomo fatto a tua
immagine
ha conferito il dominio su
tutte le creature,
stendi la tua mano,
perché questi animali ci
siano di aiuto
e sollievo nelle nostre
necessità,
e fa' che in un armonioso
rapporto con la creazione,
impariamo a servire e amare
te sopra ogni cosa.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
1083. Quindi il ministro, se
lo ritiene opportuno, asperge persone e animali con l'acqua benedetta *
dicendo queste parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
primizia della creazione
nuova
e fonte di ogni benedizione.
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